REDAZIONE VIAREGGIO

Bertelli, un gol da sballo... nel nome del padre

Il 21enne terzino sinistro del Viareggio segna “alla Dimarco“ e dedica la rete al papà: "Al momento della firma gli promisi che avrei segnato"

Il terzino sinistro classe 2003 Leonardo Bertelli. , arrivato al Viareggio dal Siena

Il terzino sinistro classe 2003 Leonardo Bertelli. , arrivato al Viareggio dal Siena

La prima volta non si scorda mai. Se poi era stata anche “promessa“ la cosa assume davvero contorni da Libro Cuore. Leonardo Bertelli non si dimenticherà facilmente dell’8 settembre 2024, giorno in cui nel suo debutto in campionato con la maglia della squadra della sua città ha subito segnato un gol, per altro bellissimo, da dedicare a papà Marco (che nel Viareggio ci aveva giocato in passato).

La rete del provvisorio 1-1 con il Cenaia (gara poi vinta dalle zebre 3-2 in casa, nella 1ª giornata di Eccellenza) è stato un gol “alla Dimarco“ con tiro-cross panoramico "voluto" (dice ’Leo’... e noi ci fidiamo della sua sincerità). Così 30 anni, 11 mesi e 25 giorni dopo nella storia del calcio viareggino il cognome Bertelli è tornato a materializzarsi nel tabellino dei marcatori bianconero. Era il 3 ottobre 1993 (campionato di C2, con allenatore delle zebre Massimo Morgia) quando Marco Bertelli, classe 1972, segnò una doppietta nel colpaccio esterno del Viareggio sul campo della Pro Vasto. Quasi 31 anni dopo ecco il primo gol in bianconero del figlio 2003 Leonardo... nel nome del padre.

Leonardo, come hai “pensato“ quel gol da matti che sei riuscito a fare?

"Tutti i miei compagni mi stanno prendendo in giro da domenica, dicendomi che sono stato fortunato (ride, ndr)... ma in realtà questi colpi ce li ho nel mio repertorio e ogni tanto ci penso e ci provo anche da lunga distanza a ingannare i portieri con parabole imprevedibili. E poi mi ero accorto di una cosa"..."

Di cosa?

"Che il portiere del Cenaia (il 2005 Baglini, ndr) stava molto fuori dai pali. Tant’è che poco prima di fargli quel gol avevo detto al mio compagno di difesa Sorbo di tirare in porta su una punizione da lontano poiché avevo notato che l’estremo difensore avversario era spesso posizionato lontano dalla riga di porta. Due minuti dopo d’istinto c’ho provato e mi è andata bene. La mia giocata era voluta".

E che cosa hai provato?

"Un’emozione bellissima! Anche perché quando quest’estate ho firmato con il Viareggio mio padre, che ha vestito questa maglia prima di me, l’ho visto proprio sorridente e con gli occhi pieni di emozione. Ed io allora gli dissi: “Sarebbe bello se facessi gol subito alla prima di campionato“. Lui mi rispose: “Speriamo“. Il desiderio si è avverato. Promessa mantenuta. Quindi questo mio gol è tutto per lui. Con dedica speciale".

Tu l’Eccellenza l’hai già vinta nella passata stagione, col Siena nel girone B. In questo Viareggio, in questo girone A, intravedi lo stesso destino?

"Col Siena abbiamo dominato il campionato e la piazza era davvero “fuori categoria“. È difficile fare paragoni. Quello che posso dire è che la squadra allestita qui a Viareggio c’è eccome, è forte e ambiziosa. E sa vincere. La mentalità vincente è importantissima in una squadra. Vedo unione d’intenti e un gruppo sano. Credo che ci potremo togliere tante soddisfazioni. Basta solo continuare a lavorare duro come stiamo facendo, divertendoci nel fare ciò che facciamo".

Simone Ferro

Continua a leggere tutte le notizie di sport su