
. Camaiore ha fatto una grande festa ieri al triplice fischio finale , quando è arrivata la matematica del ritorno in Serie D dopo 11 anni: invasione di campo dei tifosi, fumogeni, cori, magliette, parrucche, capelli tinti, birra, spumante, sigari e vessilli bluamaranto
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CAMAIORE (4-3-1-2): Barsottini; Borgia, Velani, Zavatto, Belli (30’ st Casani); Amico (12’ st Da Pozzo), Granaiola, Anzilotti; Cornacchia (43’ st Zambarda); Kthella (45’ st Ricci), Chiaramonti (20’ st Nardi). (A disposizione: Barsaglini, Bologna, Fani, Bacci). All. Pietro Cristiani.
SESTESE (5-3-2): Tognoni De Pugi; G. Matteo, L. Matteo, Pisaneschi, Biondi (23’ st Mernacaj), Gori (41’ st Pisaniello); Gaffarelli (12’ st Sarr Papa), Safina, Ciotola (27’ st Dianda); Manganiello (35’ st Vannini), Ermini. (A disposizione: Giuntini, Cirillo, Berti, Mazzoni). All. Fabizio Polloni.
Arbitro: Giannini di Pontedera.
CAMAIORE – Un punto bastava per la Serie D del Camaiore. E un punto è stato. "X fisso" era la parola d’ordine, rispecchiata poi da una partita da 0-0 in tutto e per tutto. Le emozioni nel match in sé sono state poche. Ma sono state invece tantissime prima, durante e soprattutto dopo... sugli spalti e nei cuori dei protagonisti di quella che rimarrà un’annata storica. Perché vincere un campionato a marzo capita di rado. L’impresa del Camaiore è figlia di tante cose fatte bene. A partire dalla costruzione della squadra la scorsa estate quando il presidente Michele Pardini (anche nelle vesti di direttore sportivo) e l’allenatore Pietro Cristiani di concerto hanno allestito fra conferme e nuovi acquisti (tutti quanti azzeccatissimi: in primis il centravanti Chiaramonti) una corazzata che si è dimostrata tale non solo nelle chiacchiere d’agosto ma anche nei fatti, sul campo, tenendo sempre un livello altissimo di continuità per l’intera stagione. Ai nastri di partenza di quest’Eccellenza infatti era in ottima compagnia, sulla carta, nel roster delle favorite. Col tempo ha sbaragliato (... e l’ha fatto in fretta) tutta quella pur vasta concorrenza che pareva esserci.
Il Camaiore ha stravinto un campionato per niente facile. Anche se lo ha fatto sembrare facile. E lo ha fatto con pieno merito, scrivendo pagine da record grazie al mantenimento di un’imbattibilità che la rende tutt’oggi unica a livello nazionale. Ora, a 5 giornate dalla fine, c’è il record da mantenere e magari incrementare. Intanto però il campionato è stato vinto aritmeticamente e si può già iniziare a programmare la prossima stagione in Serie D, categoria di grande prestigio che a Camaiore mancava da undici anni.
Adesso però è il momento della festa. Ieri allo stadio Comunale c’era una bella fetta del paese a godersi un sabato 1° marzo che rimarrà nella storia del calcio cittadino... e non solo. E soprattutto c’erano tanti giovani. Una delle vittorie più belle da parte di questa società, gestita in famiglia nel nome del padre dai fratelli Pardini (legatissimi alle loro radici e alla loro camaioresità), è stata pure quella di saper avvicinare tanti ragazzi e bambini al tifo per la principale squadra locale. E pensare che il Camaiore aveva iniziato la stagione perdendo 4-0 in casa in Coppa il 1° settembre contro il Viareggio. Appena 6 mesi esatti dopo vince il campionato senza aver mai più perso una partita. Chapeau.
Simone Ferro
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