VIAREGGIO
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SESTESE
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VIAREGGIO: Carpita; Ricci, Bertacca, Sorbo (28’ st Caggianese); Belluomini, Remedi (22’ st Bibaj), Bianchi (8’ st Marinai), Maurelli (17’ st Frroku), Bertelli (32’st Minichino); Morelli; Brega. All. Santini.
SESTESE: Giuntini; Matteo G., Biondi, Cirillo, Dianda; Casati, Belli, Matteo L., Mazzeo (39’ st Caprio); Manganiello; Berti (42’ st Berti). All. Polloni.
Arbitro: Fatticcioni di Carrara).
Note: espulso Santini; Belli; ammoniti Cirilllo, Matteo G., Sorbo, Brega.
VIAREGGIO – Ci voleva una una reazione caratteriale e, soprattutto, ci volevano i 3 punti per rimpinguare una classifica che inizia, a farsi anonima. Niente di tutto questo. Il Viareggio fa 0-0 contro la Sestese, inanellando il terzo pareggio consecutivo, e a fine partita è arrivata la più logica e spietata, calcisticamente parlando, conseguenza. Stefano Santini, l’allenatore che aveva vinto tre campionati consecutivi facendo risalire le Zebre dalle sabbie mobili della Seconda Categoria, è stato sollevato dal suo incarico. Una scelta sicuramente non preventivata da Santini - che a fine partita aveva invocato sì una scossa, ribadendo però fiducia nel suo lavoro e nella squadra -, e che il responsabile dell’area tecnica bianconera, Alberto Reccolani, motiva come: "Soffertissima a livello umano e tecnico, ma divenuta improcrastinabile alla luce delle ultime apatiche prestazioni".
In attesa che la società indichi il nome del sostituto - tra i papabili Buglio e Amoroso, ma lo stesso Reccolani cita anche Vangioni e Fanani -, tutto il resto resta appeso. A partire dal punticino conquistato, merito del portierone Andrea Carpita bravissimo sui colpi di testa di Giacomo Matteo e Berti, uno per tempo, e degli errori di mira dei fiorentini Manganiello e, soprattutto, Mazzeo a 5’ dalla fine. Il Viareggio? Volitivo ma confusionario, incapace di centrare la porta avversaria e velletario, una volta per tempo, con il colpo di testa di Remedi e il destro alto dal limite di Morelli. Inutile anche la superiorità numerica, non sfruttata, per oltre mezz’ora. Al nuovo allenatore il compito di risollevare un ambiente ferito e che non vuole vivere una stagione anonima. Vincere nuovamente il campionato non è un obbligo, ma la società ha sempre ribadito che playoff e Coppa Italia devono essere obiettivi concreti.
Sergio Iacopetti
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