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Hockey: prima contro seconda a Trissino. Lo scontro al vertice. Forte nella tana del lupo

È il big match di giornata. La sfida verità per il Forte dei Marmi, il test più probabnte per...

Antonio Agostini (Forte dei Marmi)

Antonio Agostini (Forte dei Marmi)

È il big match di giornata. La sfida verità per il Forte dei Marmi, il test più probabnte per capire a che punto è il processo di trasformazione dopo gli addiii eccellenti. I campioni d’Italia sfidano oggi la capolista Trissino. La prima contro la seconda con l’obiettivo per i versiliesi di non perdere terreno. Anzi, di provare ad accorciare l’attuale gap.

Da 13 nella ‘stanza dei bottoni’ del Forte, da 5 direttore sportivo ("carica già ricoperta - ricorda con orgoglio - nella lontana stagione 1987/1988") e, cosa importantissima, colui che ha convinto l’imprenditore Attilio Bindi a far crescere, enormemente, il progetto hockey sulle rive del pontile. Lui è Antonio Agostini, l’uomo forte del Forte.

Antonio, lei ha portato Bindi fra le braccia del presidente Tosi...

"Non voglio arrogarmi l’esclusivo merito della cosa. Senza il fondamentale aiuto del Comune il mio endorsement non sarebbe servito a nulla".

Un incontro che ha reso la società rossoblu ancor più forte e strutturata. Però il rapporto pare esser giunto all’epilogo?

"Non so se Attilio vorrà proseguire nel viaggio, dopo la conclusione di questa stagione. Il mio auspicio è che trovi l’entusiasmo per proseguire. Ciò detto, tutta Forte dei Marmi deve tributargli un grazie incondizionato".

Quando sapremo se il sodalizio proseguirà?

"Penso che per la fine dell’inverno sapremo le cose. Il Forte comunque andrà avanti, con immutato orgoglio".

Adesso parliamo un po’ di campo. L’obiettivo stagionale?

"I playoff senza l’assillo di vincere. De Gerone sta facendo un lavoro egregio, con i nostri storici campioni e con i ragazzi della Cantera, che lui sta plasmando con sapienza".

Playoff anche perché il Trissino, avversario di oggi, pare ingiocabile...

"Così pare, ma noi siamo comunque una grande squadra che può creare grattacapi a chiunque, loro compresi. Non saliamo in Veneto già battuti, anzi con la consapevolezza di potercela giocare".

L’unico neo di questo inizio di stagione è, forse, la rosa un po’ corta che costringe De Gerone ad aver poche rotazioni nelle partite più complesse?

"Può darsi, ma è un rischio che sapevamo di dover affrontare. Fin dal primo giorno di preparazione De Gerone ci ha appoggio e noi appoggiamo lui. È un grandissimo tecnico e, di settimana in settimana, i ragazzi acquisiscono esperienza e conoscenze".

Sergio Iacopetti

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