
Il tecnico massese doc Luca Bonini (classe 1974) ha preso la panchina del Viareggio dopo aver fatto da vice ad Amoroso e a Stefano Santini
A fine partita piangeva di gioia Luca Bonini. Per lui Viareggio-Massese era speciale: era un ex, che da giocatore aveva militato sia nella Massese che nel Viareggio; poi è di Massa e giocare contro la squadra della propria città dà sempre emozioni particolari; inoltre per lui era il debutto da capo-allenatore sulla panchina delle zebre viareggine. Aveva fatto il secondo a Santini (che lo volle con sé nella stagione 2022/23 della Prima categoria dopoa averlo affrontato da avversario l’annata precedente in Seconda quando ancora giocava, nel suo ultimo anno da difensore, al Podenzana) e poi ad Amoroso. Non era scontato dicesse "sì" alla proposta della società bianconera di fare da traghettatore per queste ultime partite di fine stagione. Bonini ha subito saputo far la differenza con anche accorgimenti tattici intelligenti e scelte forti ripescando Sorbo e Ortolini. "Non ho dormito per due notti prima di domenica – confessa Bonini – in settimana mi ero concentrato a lavorare sulla testa dei miei giocatori, cercando di capire dove fosse il problema. Agli attaccanti Morelli e Ortolini avevo chiesto tanto sacrificio, dovendo essere loro i primi difensori. Del gol non m’importava. Aiutare il compagno e rincorrere l’avversario era fondamentale. Fin da subito ho visto l’atteggiamento giusto. Alla squadra ho promesso che sarei ripartito da zero, rimettendo tutti allo stesso livello. E i ragazzi mi hanno dato piena fiducia e disponibilità, stando con me".
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