SIMONE FERRO
Sport

Le voci in mezzo ai festeggiamenti (poi durati fino all’alba). Cristiani: "Avevamo una macchina potente, ma...». Gli fa eco Nardi: "Vi svelo l’ingrediente vincente»

Prima del match c’è stato pure il saluto di Totò Di Natale. Alla fine Zambarda trattorista. e Da Pozzo ubriaco di gioia.

Non sono mancati momenti di sana goliardia e divertimento da parte dei giocatori del Camaiore: qui Borgia Chiaramonti Zambarda festeggiano con il tecnico Cristiani

Non sono mancati momenti di sana goliardia e divertimento da parte dei giocatori del Camaiore: qui Borgia Chiaramonti Zambarda festeggiano con il tecnico Cristiani

"Per quella che è la sua storia il Camaiore meritava di tornare in una categoria come la Serie D". Questo concetto l’aveva espresso già ad inizio annata l’allenatore Pietro Cristiani, che ora giustamente gonfia il petto d’orgoglio per essere l’uomo che l’ha reso possibile... e che ce l’ha riportato "il Camaiore in Serie D".

La sua gestione del gruppo è stata impeccabile, così come la lettura tattica delle partite e la conoscenza dei giocatori avversari, preparando i suoi in ogni dettaglio su ciò che avrebbero trovato di fronte la domenica.

"Se ripenso da dove siamo partiti un anno e mezzo fa (quando lui fu chiamato sulla panchina bluamaranto al posto di Polzella, ndr) – racconta mister Cristiani – mi rendo conto del tantissimo lavoro che abbiamo svolto. Abbiamo fatto sembrare la vittoria di questo campionato facile e scontata. Ma non è stato così". Cristiani ci tiene tanto a sottolineare il lavoro dello staff tecnico, mettendo davanti i suoi stretti collaboratori e citandoli uno per uno: "Il preparatore dei portiere Giovanni Giusti, il preparatore atletico Samuele Fiori, il match-analyst Albano Fabbri, il mio secondo Donatello Minichilli... e poi i vari Luca Arduini e Alviano Checchi... ma anche i componenti dello staff medico, il magazziniere, il custode e tutti quelli che lavorano “nell’ombra“. Questa vittoria è anche la loro. Non solo dei giocatori, che chiaramente sono stati i grandi e principali protagonisti perché sono forti. Ma sono anche stati guidati bene da noi".

"La macchina che avevamo chiavi in mano era molto potente – usa una metafora motoristica Cristiani – ma poteva andare anche fuori giri... come altre macchine hanno fatto quest’anno. Tenere ogni domenica fuori tre o quattro titolari in questa categoria non pensate che sia una cosa facile". E su questo concetto sono state molto interessanti le parole a fine gara, nel bel mezzo della festa, dell’attaccante Federico Nardi: "Siamo tutti giocatori che negli ultimi anni erano abituati a giocare 90 minuti ogni partita. Riuscire ad assumere la mentalità che ogni tanto si può stare fuori ed incidere lo stesso, diventando decisivi dalla panchina, è stato l’ingrediente vincente di questo gran gruppo".

A far la differenza poi ci hanno pensato le parate di Barsottini (collezionatore seriale di clean-sheet, insieme a Matteo Costa che non ha voluto mancare alla festa con i suoi ex compagni), la tenuta difensiva di un reparto diretto magistralmente dal leader Zambarda (che nella festa ha guidato pure il trattore!), le sgroppate in fascia del ’Treno’ Borgia, i gol a raffica di bomber Chiaramonti ed un super centrocampo a cinque stelle (Granaiola-Amico-Anzilotti-Cornacchia-Da Pozzo). Ad assistere al trionfo bluamaranto ieri c’era anche ’Totò’ Di Natale al Comunale. La festa intanto continua...

Simone Ferro

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