Ci vuole ben altro per spezzare un tipo duro come Patricio ‘Pato’ Ipinazar. Il forte 31enne argentino, naturalizzato italiano ed ex River Plate, Cgc e Montebello, ieri era già a seguire gli allenamenti dei compagni, dimostrando un enorme attaccamento alla squadra nonostante la tremenda frattura composta alla mandibola, che lo terrà fuori dalla pista tra i 45 e i 60 giorni.
Pato come è avvenuto questo brutto infortunio? "Praticamente subito, perché erano passati giusto 30 secondi dal fischio d’inizio. Una normale azione da gioco, come ne succedono tante. Fernandes mi è venuto addosso, senza cattiveria, e con la spalla mi ha colpito la mandibola con forza. Ho capito immediatamente c’era qualcosa che non andava, così sono uscito per non rientrare più in pista".
Lei però non è stato subito portato all’ospedale, perché? "Perché inizialmente il dolore era sopportabile. Le cose sono peggiorate nella notte fra sabato e domenica. Così domenica mattina sono corso all’ospedale Versilia dove, con appositi esami strumentali, è arrivato il referto. Adesso non ho tutori, né fasciature, però faccio fatica ad aprire la bocca e, chiaramente, non posso ingerire cibo solido". Quasi due mesi di stop, sono lunghi. "Non per me. A marzo tornerò in pista, più carico di prima".
Come è stato il suo adattamento al Forte, pare che giocasse qui da sempre? "Merito dei compagni e dell’ambiente tutto. Gioco assieme a dei campioni veri, e poi con me c’è mio fratello Francisco, cosa che mi ha agevolato molto". Ok. Mettiamo da parte l’infortunio e parliamo brevemente della partita di Lodi e, più nello specifico, di quella di stasera, alle 20,45 al PalaForte, contro il Novara.
"A Lodi è andata male ma, premesso che ci sta di perdere contro una squadra forte e con 8 validi giocatori di movimento, siamo stati sfortunati. Sfortunati perché già non stavamo benissimo ed il mio infortunio ha peggiorato le cose. Siamo rimasti in partita finché abbiamo potuto, ma alla lunga la nostra strenua resistenza è venuta meno".
E sulla partita di stasera? "Sarebbe sbagliato da parte nostra credere che sia una partita facile. Il Novara è una squadra tenace, di corsa e che, soprattutto, non ha niente da perdere. Ci vorrà la massima attenzione per cercare di incanalare la partita nella direzione a noi più congeniale".
Sergio Iacopetti
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