Scatta la classica V-B-V: "Sarà una bella regata"

Vela Oggi il via alla rassegna con nove equipaggi chiamati a coprire 160 miglia. Il direttore sportivo Scacciati: "Conta molto l’abilità del timoniere e del tattico".

Scatta la classica V-B-V: "Sarà una bella regata"

Scatta la classica V-B-V: "Sarà una bella regata"

La Viareggio-Bastia-Viareggio, alla quale lavorano incessantemente i dirigenti del Club Nautico Versilia ha come direttore sportivo, da otto anni, Muzio Scacciati, noto velista e infaticabile organizzatore.

Scacciati, come è nata l’idea della regata?

"Nel 2021 Angelomario Moratti, figlio di Massimo e nipote di Angelo, con gli amici Nicola Minardi e Filippo Terzani, proposero un trofeo velico intitolato appunto ad Angelo Moratti, che fu uno dei principali sostenitori della Viareggio Bastia Viareggio di motonautica offshore, sport che vide sia Angelo che Massimo Moratti anche come presidenti della Federazione Motonautica Italiana per diversi anni. I tre amici sono anche gli armatori del Momi, costruito da Vismara, e per questo appassionati di vela e di regate. Proposero al Comune e al Club Nautico di riprendere la tradizione della VBV, che fu subito accettata".

Quali sono i “segreti” tecnici di una regata così impegnativa?

"Direi innanzitutto la lunghezza, circa 160 miglia, aperta ai Maxi, barche che di solito hanno impegni continui in questo periodo dell’anno. Per noi come organizzatori la difficoltà di fare molte iscrizioni per questo motivo, e quella di disporre di fondali con pescaggio non superiore ai 3,80 metri, cosa che impedisce ad esempio al maxi Arca di entrare in porto. Comunque, questa edizione vedrà nove barche in gara, un risultato importante".

Gli equipaggi come vivranno la regata?

"Sempre con la massima professionalità, ad iniziare dalla partenza, per il controllo e implementazione delle dotazioni di sicurezza, considerando il periodo notturno dove le situazioni si amplificano. Poi le possibilità di fare rotte migliori in base alle lunghezze delle barche con compenso in rating. Non è quindi detto che una barca più grande abbia un vantaggio su una più piccola, dove la condotta è opera dell’abilità del timoniere e del tattico. Poi gli ostacoli sulla rotta, come ad esempio la nave rigassificatore a 12 miglia dalla costa tra Pisa e Livorno, che non può essere avvicinata tra le due e le quattro miglia, pena il fermo della barca per i controlli. E la boa luminosa posta prima del porto di Bastia, dove c’è la barca Magim del nostro socio Roberto Fini per i passaggi".

Le previsioni meteo quali sono?

"Intanto ritengo che il record di 18 ore di Arca possa essere battuto perché l’anno scorso non c’erano venti sostenuti. Poi avremo le brezze locali al momento della partenza che permettono andature a lasco, e per il ritorno venti da Sud portanti per il gran lasco che favorisce la velocità e mare che non desta preoccupazioni. Sarà una bella regata".

Walter Strata

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