Bologna, 20 feb. (askanews) - "Non c'è più tempo". I numeri sul calo demografico in Italia sono noti a tutti "è giunto il momento di fare sintesi". Serve un impegno su più fronti, dal mondo economico a quello sociale, e poi servono impegni concreti dal governo a partire dalla fiscalità "non semplicemente in base al reddito", dalle agevolazioni per l'acquisto della prima casa e interventi contro la precarizzazione nel mondo del lavoro. A chiederlo è il presidente della Fondazione per la Natalità, Gigi de Palo, in occasione della prima del "Tour della natalità" a Bologna. "La prima cosa" per affrontare il tema della natalità in maniera concreta "è darsi un obiettivo: l'Istat ha detto che servono 500mila nuovi nati entro il 2033 per fare in modo che non crolli il sistema paese - ha spiegato De Palo -. In secondo luogo noi insistiamo molto su una fiscalità che sia anche capace di dare una mentalità al Paese, che non sia semplicemente in base al reddito, ma anche in base alla composizione familiare, dal momento che oggi chi ha un figlio viene discriminato dal punto di vista fiscale. Poi ci sono i servizi, a partire dagli asili nido", ma "se non si fanno prima queste fondamenta c'è un grande rischio". Occorre poi una riflessione sulla precarietà del mondo del lavoro e l'accesso all'acquisto della prima casa. "I problemi sono tanti - ha aggiunto -, noi dobbiamo copiare quei Paesi dove hanno realizzato politiche che hanno cambiato la storia. Per esempio in Francia nonostante il calo questo tema c'è: in ottant'anni ci sono stati governi di centrodestra e di centrosinistra, vanno avanti i governi e il quoziente familiare è una certezza; l'unico momento in cui è stato messo in discussione nel 2014 si ha avuto un calo delle nascite. La politica e l'aspetto sociale ed economico è fondamentale perché condiziona anche l'aspetto culturale. Quindi bisogna lavorare su vari fronti. Il problema è che abbiamo pochissimo tempo, l'analisi la conosciamo è giunto il momento di fare sintesi. Noi cerchiamo di fare da pungolo, autonomamente, siamo una fondazione di mamme e papà preoccupati del futuro dei loro figli e cerchiamo di insistere su questo tema ponendo questioni". Al di là dell'evento nazionale degli Stati generali della natalità, ha spiegato il presidente della Fondazione per la Natalità "abbiamo voluto fare degli eventi locali, proprio perché è importante far capire che questo tema riguarda tutti, riguarda le amministrazioni locali, le Regioni e i Comuni. Il nostro obiettivo è far capire che su questo tema bisogna fare squadra: non c'è maggioranza e opposizione, non ci sono Regioni di un colore e Regioni di un altro colore; c'è un paese che deve vincere la sua partita. E' come se dovessimo fare la finale mondiale e ce la dobbiamo giocare, altrimenti l'Italia perde ed diventa un peso e un problema per tutti". "Vogliamo insistere nel parlare e dialogare con i giovani perché solo loro i protagonisti del futuro e dobbiamo metterli nelle condizioni non tanto di fare più figli, ma di realizzare i loro sogni lavorativi e familiari - ha aggiunto De Palo -. Il vero problema in Italia è che la nascita di un figlio è la seconda causa di povertà. La sfida è quella di andare a togliere queste situazioni di difficoltà per cercare di fare in modo che le persone possano realizzarsi e possano vivere nella totale libertà questo tipo di scelte. Oggi non c'è una libertà perché chi vorrebbe fare un figlio inevitabilmente è in grande difficoltà".
© Riproduzione riservata