Firenze, 19 gennaio 2023 - Chicchi di grandine, strade che appaiono innevate. L’inverno è arrivato tardi ma adesso ci mette di fronte anche a fenomeni non proprio usali. Oltre alla ‘classica’ grandine, infatti, in questi giorni è caduta neve tonda, detta anche graupel. Ma vediamo nel dettaglio come si forma la grandine e qual è la differenza con la neve tonda. Proviamo un po’ a spiegare questi fenomeni.
Come si forma la grandine
Le sfere di ghiaccio si formano in quota, nelle grandi nubi dove, nella parte più alta, le temperature arrivano anche a meno 20 gradi. Ecco perché le goccioline di acqua si congelano. Poi, per via delle correnti, i chicchi vanno in su ed in giù, ingrossandosi di volta in volta. Quando diventano troppo pesanti, cadono giù. Solitamente i chicchi son di mezzo centimetro di diametro. Ma a volta capitano episodi davvero inquietanti. Un esempio? In South Dakota (Usa) nel 2010 è caduto il chicco più grande finora mai osservato al mondo: grande come un pallone da calcio! Solitamente le grandinate si verificano d’estate, perché è proprio nei momenti più caldi che le nuvole diventano più grandi.
Grandine e neve tonda, le differenze
La neve tonda è un tipo di precipitazione, ci spiegano dal Lamma, che è a metà tra la grandine e la neve. in questo caso, a terra cadono pallini friabili, non duri e ghiacciati come nel caso della grandine. Appena si schiantano al suolo, rimbalzano o si rompono. Ed a terra lasciano una patina più simile alla neve. Si formano quando il tempo è molto instabile, ovvero quando ci sono dei rovesci, e quando in quota l’aria è molto fredda. Questa combinazione di eventi fa sviluppare temporali in cui al loro interno si formano correnti ascendenti e discendenti. Ecco che, dentro la nuvola, le gocce di acqua o le particelle di neve vengono sballottate con movimenti ascendenti e discendenti. Quando queste palline cadono in terra, trovano temperature di 4-5 gradi e, rompendosi, formano un tappeto che assomiglia a quello nevoso.
Come spiegare la grandine e la neve tonda ai bambini
La precipitazione, inizialmente sotto forma di neve, si origina nelle nuvole ad alta quota. I fiocchi, incontrando strati un po’ più caldi, si fondono, ma non del tutto. Il fiocco di neve conserva così parte della sua struttura originaria ma nel frattempo si arrotola su se stesso e si può ricoprire di uno strato di ghiaccio per la presenza di goccioline di acqua che si uniscono al fiocco. Questo tipo di precipitazione si osserva abitualmente con una temperatura lievemente superiore allo zero.