MAURIZIO COSTANZO
Firenze

E’ la giornata del complimento. Sapete che dire “piccolo cavolo” è un elogio?

Da “tu sei un uovo con gli occhi” a “cammini come un elefante”: ecco i complimenti più curiosi e insoliti che può capitare di sentirsi dire nel mondo. Vietato fraintenderli oppure offendersi, perché sono apprezzamenti

La giornata del complimento si celebra il 1 marzo

La giornata del complimento si celebra il 1 marzo

Firenze, 1 marzo 2024 – I complimenti fanno bene, a tutte le età. Spronano i bambini, incoraggiano e fanno sentire meglio gli adulti. Possono influenzare l’umore e l’autostima di chi li riceve e sono degli ottimi strumenti per instaurare un clima positivo ed empatico.

Hanno effetti talmente benefici su salute, cuore e mente da essersi guadagnati addirittura una giornata mondiale, quella del complimento appunto, che cade oggi, 1 marzo. L'imperativo di questa ricorrenza è non dare sempre tutto per scontato, ma spargere apprezzamenti ed elogi sinceri a chi li merita e non sempre li riceve: il destinatario può essere un vicino di scrivania che sul posto di lavoro è sempre preciso e zelante, come la mamma o le nostre nonne che, dopo ore trascorse in cucina, mettono a tavola un pranzo squisito, pur non ricevendo sempre dei “grazie” affettuosi da parte dei commensali. Ma anche i complimenti possono essere fraintesi.

Nel mondo ci sono infatti dei modi di dire che, se tradotti letteralmente in italiano, possono trarre in inganno perché non “suonano” letteralmente come degli elogi. Per non essere colti impreparati, Wep, organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo, ha stilato un elenco dei più curiosi e insoliti complimenti che si possono incontrare viaggiando. Ha stilato un elenco che è un viaggio interculturale tra modi di dire ed espressioni da conoscere e tenere a mente per esprimere gratitudine e vivere al meglio le esperienze di viaggi studio all’estero, e non solo. “Tu es mon Petit Chou”: questa frase francese che letteralmente significa “tu sei il mio piccolo cavolo”, è comunemente utilizzata per esprimere dolcezza e affetto. Infatti, il nome “chou” in Francia si usa, oltre che per l’ortaggio, anche per indicare una pasta dolce di forma tonda e morbida, lo “chou à la crème” che in italiano si traduce con bignè.  “Tamago gata no kao”: l’espressione giapponese si traduce come “tu sei un uovo con gli occhi” e potrebbe sembrare l’opposto di un complimento. Però contestualizzandola si riesce a cogliere meglio la lusinga che si cela dietro all’apparenza: il viso ovale è infatti considerato un tratto molto attraente per la cultura giapponese. Perfetta quindi per complimentare l’aspetto del proprio interlocutore. “Gaja Gamini”: un animale a cui si potrebbe essere associati in India è l’elefante. La frase hindi “gaja gamini”, traducibile come “cammini come un elefante”, per la percezione occidentale potrebbe sembrare quasi un’offesa rivolta ad una camminata pesante. In India, però, il passo di un elefante è considerato maestoso, lento ed elegante. “Uma pessoa fofinha”: letteralmente traducibile come “sei una persona soffice - morbida”, questa espressione portoghese si utilizza per descrivere qualcuno che è carino e gentile. “Fofinha” si ottiene aggiungendo all’aggettivo “fofo” portoghese (“morbido”) il suffisso vezzeggiativo “-inha”, impiegato per rafforzare il concetto (in questo caso “extra morbido”) e che infatti si può usare anche con altre parole, come, ad esempio, “amigo” (“amico”) che diventa “amiguinho” (“un amico a me molto caro”). “Chen yu luo yan”: questo tipo di proverbio cinese, che si traduce con la frase “pesci in immersione, oche in picchiata” viene utilizzato per elogiare l’aspetto fisico di una persona. L’espressione, infatti, deriva da un’antica leggenda per cui si racconta che una donna di estrema bellezza era in grado di far scordare ai pesci come nuotare e alle oche come sbattere le ali per volare. Scalderà il cuore della persona a cui sarà dedicata. “Good on ya mate!”: slang australiano utilizzato per esprimere un sincero “ottimo lavoro!”. Il sostantivo “mate” per gli Australiani ha infatti un significato più profondo della traduzione classica di “compagno” e viene comunemente utilizzato anche per indicare amici e fratelli. “Good on ya” è la forma breve ed informale di “good on you”, “buon per te”. Si può quindi usare questa espressione in un contesto in cui si vuole esprimere approvazione e stima per i risultati raggiunti. Altra curiosità. Ci sono dei momenti in cui un complimento può davvero essere toccante per chi lo riceve, altri in cui può creare imbarazzo.

Ad esempio in Cina si tende a non esternare i propri sentimenti in pubblico. “Conoscere le espressioni per complimentarsi in un'altra lingua e le abitudini culturali correlate è un ottimo metodo per iniziare al meglio la propria esperienza di studio all’estero.

Informarsi su come esprimere gratitudine e riconoscenza, nel rispetto del contesto culturale di destinazione, prima di partire è importante per integrarsi al meglio nella realtà locale,” afferma Diana Frattini, Head of Marketing di Wep Italia, “II percorso di formazione pre-partenza Wep, che prevede sia momenti di formazione online con la piattaforma di e-learning Wep Campus, sia attività in presenza come Wep Challenge, è progettato per supportare e preparare al meglio il momento fondamentale di incontro per tutti gli studenti in partenza per un viaggio studio all’estero. All’insegna della scoperta, della socializzazione e del confronto, aiuta ad affrontare le differenze culturali che si incontreranno nel Paese ospitante, a partire dai complimenti che si possono fare e ricevere nelle varie parti del mondo”. Nasce oggi Gene Gnocchi nato il 1 marzo del 1955 a Fidenza. Comico, attore, ex calciatore, cantante, conduttore tv. Ma anche autore di libri, lettore appassionato di poesie tanto da immaginare, nel suo governo ideale, solo poeti. Oggi compie 69 anni. In una delle sue gag ha detto: “Le formiche parlano di sfortuna soltanto quando le loro compagne vengono schiacciate da un tacco a spillo”.